Se il tempo fosse un gambero. Un viaggio (nel tempo) da New York ad Atene

La filosofia del Novecento ha posto in evidenza, tra le altre cose, come la Teoria Imitativa formulata da Platone non riesca a risolvere le questioni legate alla ontologia e alla definizione delle opere d’arte. Se l’arte non deve essere innanzitutto imitazione della realtà, come suggeriva Platone, come potremo distingueremo un semplice artefatto da un’opera d’arte? Se qualsiasi artefatto può essere un’opera d’arte, per quale ragione i tantissimi artefatti che troviamo ovunque nel nostro mondo non lo sono?


Numero della rivista

N° 02/2010-APhEx

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AUTORI&AUTRICI

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È professoressa ordinaria di Filosofia presso l'Università di Torino (Italia). Dal 2016 è anche direttrice del centro di ricerca LabOnt - Center for Ontology presso la stessa università. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: "Arthur Danto: Philosopher of Pop", Cambridge Scholars Publishing 2011, "The Philosophy of Art: The Question of Definition. From Hegel to Post-Dantian Theories", Bloomsbury Academy 2013, "An Ontology for Social Reality", Palgrave-Macmillan, 2016, "What is Art? The Question of Definition Reloaded", Brill, 2017, "A Philosophy for Future Generations. The Structure and Dynamics of Transgenerationality", Bloomsbury Academic, 2022.
È condirettrice delle collane: Brill Research Perspectives in Art and Law (Brill) e Analytic Aesthetics and Contemporary Art (Bloomsbury Academic) ed è direttrice della Rivista di Estetica.

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