Abstract
How do we know our own mind? What kind of relationship we have with our own mental states? Are we the passive observers of mental events that populate our mind or do we have with them a first-person relation? The opposition to Cartesianism and the affirmation of naturalism in philosophy of mind have coincided with the triumph of a third-person perspective, of an observational kind, on our own mental states. However, there are manifest phenomenological reasons to maintain that the relation that we have with our own mental states is not primarily of a spectatorial and observational kind.
Come conosciamo la nostra mente? Che tipo di rapporto abbiamo con i nostri stati mentali? Siamo gli spettatori degli eventi mentali che popolano la nostra mente oppure abbiamo con essi un rapporto in prima persona? L’opposizione al Cartesianesimo e l’affermazione del naturalismo in filosofia della mente hanno coinciso con il trionfo di una prospettiva in terza persona, ovvero di carattere osservativo, verso i nostri stati mentali. Vi sono invece ragioni fenomenologiche evidenti per sostenere che il rapporto che abbiamo con i nostri stati mentali non è principalmente di tipo spettatoriale e osservativo.
Citazione
Patrizia Pedrini, “Autoconoscenza”, in “APhEx 4”, 2011, pp. 25.
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AUTORI&AUTRICI
È Senior Researcher all’Università di Ginevra e Docente a contratto all’Università degli Studi di Siena. Ha insegnato nelle Università di Rijeka, Firenze, Siena e Stanford in Italy, ed è stata per due anni Visiting Scholar a Columbia University. I suoi interessi di ricerca si concentrano su temi a cavallo tra filosofia, psicologia, epistemologia e psicologia morale, tra cui la normatività, la razionalità e l’irrazionalità umana, con particolare attenzione ai problemi dell’autoinganno, dell’autoconoscenza e dell’autointerpretazione. È autrice di due monografie, "Prima persona. Epistemologia dell’autoconoscenza", ETS 2009, e "L’autoinganno. Che cos’è e come funziona", Laterza 2013, e co-editor di "Third-Person Self-Knowledge, Self-Interpretation, and Narrative", Springer 2018. Attualmente si sta dedicando a questioni filosofiche sollevate dalle fake news, dalle teorie della cospirazione, dalla responsabilità epistemica e da aspetti concettuali legati al fenomeno della corruzione.