Abstract
According to the moral error theory, all moral propositions are false as they do not refer to any referent in the world. If such metaethics were correct, should we abandon moral thinking or continue as if nothing happened? What would our life be like if we ended up moralizing each of our choices? Moral abolitionism argues that our lives would turn out to be better, and therefore it attempts to persuade us to eliminate moral practices. This paper presents a critical introduction to the abolitionist project, investigating its reasons and highlighting its difficulties. In this work, moral abolitionism is placed within a broader metaethical framework, then it is compared with moral fictionalism and conservationism. Finally, it is distinguished between assertive and non-assertive moral abolitionism.
Secondo la teoria dell’errore tutte le proposizioni morali sono false poiché non si riferiscono ad alcun referente nel mondo. Se tale metaetica fosse corretta, dovremmo abbandonare il pensiero morale o continuare come nulla fosse? Come vivremmo se nelle nostre scelte non tenessimo conto di alcuna considerazione morale? L’abolizionismo morale argomenta che le nostre vite risulterebbero essere migliori, e perciò tenta di persuaderci a eliminare le pratiche morali. Questo contributo presenta un’introduzione critica al progetto abolizionista, indagandone le ragioni e mettendone in luce le difficoltà. L’abolizionismo morale verrà collocato all’interno di una più ampia cornice metaetica e quindi confrontato con il finzionalismo e il conservazionismo morale. Infine, verrà esaminata la distinzione tra abolizionismo morale assertivo e non-assertivo.
Citazione
Mattia Cecchinato, “Abolizionismo morale”, in “APhEx 23”, 2021, pp. 29.
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AUTORI&AUTRICI
È un dottorando all'Università di Oxford (Jesus College) e un membro dell'Oxford Uehiro Centre for Practical Ethics. I suoi interessi di ricerca spaziano dall'etica normativa alla metaetica. La sua tesi di dottorato, in particolare, è sul valore morale dell'esperienza cosciente. Precedentemente ha studiato filosofia all'Università di St Andrews e all'Università di Padova.