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Martin D. Davis, emeritus professor at the New York University, is among the world’s most eminent logicians. One of his teachers at the City College of New York, Emil L. Post, exerted a very direct influence on the direction of his subsequent work. His Ph.D. thesis, “On the theory of recursive unsolvability”, was defended in 1950 at Princeton University under the direction of Alonzo Church. His many writings on computability helped that subject to acquire the dignity of an independent discipline; moreover, Martin has been a trailblazer in the field today known as ‘automated reasoning’ and a distinguished scholar of non-standard analysis. In association with Hilary Putnam and Julia Bowman Robinson, he gave a decisive push to an important 20th century achievement: the (negative) solution of Hilbert’s tenth problem. For many years, Martin has cultivated a keen interest in the history and philosophy of computing.
Martin D. Davis, professore emerito alla New York University, è fra i più eminenti logici al mondo. Uno dei suoi insegnanti al City College di New York, Emil L. Post, esercitò un’influenza molto diretta sull’orientamento del suo successivo lavoro. Conseguì nel 1950 il Ph.D. alla Princeton University, con una tesi dal titolo “Sulla teoria dell’insolubilità ricorsiva”, sotto la direzione di Alonzo Church. I suoi numerosi scritti sulla computabilità contribuirono a far acquisire a quella materia la dignità di disciplina indipendente; inoltre, Martin è stato un pioniere nel campo oggi noto come ‘automazione del ragionamento’ e illustre studioso dell’analisi non-standard. In sodalizio con Hilary Putnam e Julia Bowman Robinson, diede impulso decisivo a un importante conseguimento del ventesimo secolo: la soluzione (negativa) del decimo problema di Hilbert. Per molti anni, Martin ha coltivato una viva passione per storia e filosofia dell’informatica.
Numero della rivista
N° 25/2022-APhEx
È Studioso Senior all'Università di Trieste e socio corrispondente dell'Accademia Gioenia di Catania. Si laureò in matematica all'Università di Padova e conseguì il Ph.D. in informatica alla New York University sotto la supervisione di Martin Davis. Rientrato in Italia, è stato per anni quadro tecnologico presso compagnie del gruppo ENI: lì, a partire dal 1984, coordinò attività R&D dell'Enidata in più progetti finanziati dalla Commissione Europea, incentrati sulla programmazione dichiarativa e sulla rapida prototipazione di software. Dal 1989 al 2020 è stato professore in diverse università italiane (Udine, "La Sapienza", Salerno, L'Aquila, Trieste). Coautore di tre monografie scientifiche sulla logica computazionale al servizio della teoria degli insiemi, ha contribuito alla scoperta di vari metodi d'inferenza basati su teorie formali, alcuni dei quali sono implementati in un verificatore di dimostrazioni su grande scala sviluppato assieme a Jacob T. Schwartz.
Ha conseguito la laurea in Matematica presso l'Università degli Studi di Torino nel 1984 e il dottorato di ricerca in Informatica sotto la supervisione di M. Davis nel 1990. Dal 1989 è all'Università degli Studi di Udine, dove attualmente è professore ordinario di Informatica presso il Dipartimento di Matematica, Informatica e Fisica. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la logica computazionale e gli algoritmi: algoritmi per problemi insiemistici e combinatori, logiche modali e temporali, e algoritmi/modelli per la bioinformatica. È coautore di due monografie e ha supervisionato o co-supervisionato 18 tesi di dottorato in logica, algoritmi e bioinformatica. È uno dei quattro fondatori dell'"Istituto di Genomica Applicata", è stato membro del comitato scientifico del GNCS – Istituto di Alta Matematica – e dell'EATCS – European Association for Theoretical Computer Science. Lui ed Eugenio Omodeo hanno co-curato un libro su Martin Davis nella serie di Springer "Outstanding Contributions to Logic".