Abstract
According to anti-exceptionalists, logical laws do not enjoy any privileged epistemological or metaphysical status, and the choice between rival logical theories should be carried out by means of an abductive methodology (§1). We will try to clarify which properties antiexceptionalists want to deprive logic of (§2), review the main implementations of the abductive model (§3), and clarify its criteria (§4). Along the way, we will highlight some of the difficulties the position seems to face; as we will see, many among these consist in circularity objections.
Secondo gli anti-eccezionalisti, le leggi logiche non hanno uno status epistemico o metafisico privilegiato, e la scelta tra teorie logiche rivali dovrebbe avvenire per mezzo di una metodologia abduttiva (§1). Tenteremo di chiarire di quali proprietà gli anti-eccezionalisti vogliano privare la logica (§2), passeremo in rassegna le maggiori implementazioni del modello abduttivo (§3), e ne chiariremo i criteri (§4). Nel corso dell’articolo, emergeranno diverse difficoltà a cui la posizione sembra andare incontro; le maggiori tra queste, come vedremo, sono costituite da obiezioni di circolarità.
Citazione
Maria Paola Sforza Fogliani, “Anti-eccezionalismo logico”, in “APhEx 18”, 2018, pp. 33.
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AUTORI&AUTRICI
Laureata in Scienze Filosofiche presso l'Università Vita-Salute San Raffaele e dottore di ricerca in Neuroscienze Cognitive e Filosofia della Mente presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia, si occupa prevalentemente di filosofia della logica, e in particolare di giustificabilità e rivedibilità delle leggi logiche di base, apriorità e pluralismo.