Conversazione con Joëlle Proust

Joëlle Proust si è formata in filosofia e psicologia presso l’Université de Provence. I suoi primi lavori riguardano la verità logica e il suo Questions de Forme le è valso nel 1987 la medaglia di bronzo del CNRS. Nel 1989 ha iniziato a lavorare presso il CREA (Centre de Recherche en Epistémologie Appliqueé) a Parigi, e si è occupata principalmente di filosofia della mente, psicopatologia cognitiva e forme di comunicazione e cognizione sociale negli animali non umani. Dopo aver diretto un progetto internazionale sulla filogenesi e ontogenesi della metacognizione (ESF-Eurocore, 2006-2009), nel 2011 ha iniziato, grazie a una borsa “advanced” dallo European Research Council, il progetto DIVIDNORM sull’influenza della cultura nell’insorgere e nella risoluzione di conflitti tra norme epistemiche (verità, consenso, coerenza, intelligibilità, pertinenza). Ha inoltre contribuito alla fondazione di diverse società scientifiche, tra cui SOPHA (Société de Philosophie Analytique), che ha presieduto dal 2000 al 2003, HOPOS (The International Society for the History of Philosophy of Science), ESAP (European Society for Analytic Philosophy), ed EuroSPP (European Society for Philosophy and Psychology). Attualmente svolge la sua attività scientifica di direttore di ricerca presso l’Institut Jean-Nicod, Ecole Normale Supérieure.

La videointervista è disponibile online. La traduzione italiana qui presentata è a cura di Valeria Giardino.


Numero della rivista

N° 16/2017-APhEx

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AUTORI&AUTRICI

È attualmente Assistant Professor presso la Universidad de Antioquia, Colombia. Prima di spostarsi in Colombia, nel 2014, Santiago ha vissuto a Colonia e Parigi, dove ha ottenuto un Master e un PhD in filosofia della mente e scienze cognitive. La sua ricerca verte principalmente su filosofia della mente, filosofia della psicologia e delle scienze cognitive. In particolare, ha lavorato su memoria, metacognizione ed esperienze metacognitive.

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