Abstract
The C. Botti’s book Prospettive femministe investigates the more actual bioethics reflections starting from a feminism perspective. It aims is to show how only from a feminist perspective is possible to construct a moral philosophy able to provide a moral judgment the more possible in accordance with the moral issues. In accordance to the results provided by the feminism theory, the author suggests to introduce also in the moral philosophy’s debate a new moral paradigm based on particularly and on the ethics of relations, which should be oppose to the still classical theory of moral philosophy based on an rational, universal and impartial subject. If the first part of the book focus on the theoretical debate, the second part offers a carefully analysis of the more recent questions in bioethics (like the issue of abortion, the question of the end of life, the case of children born extremely premature etc.), providing a practical exercise on theoretical questions earlier discussed.
Il libro di Caterina Botti si propone il compito di guardare alla riflessione bioetica attuale a partire da una prospettiva femminista, con lo scopo di mostrare come solo a partire da quest’ottica è possibile costruire una filosofia morale della bioetica capace di fornire un giudizio morale il più possibile adeguato all’oggetto. Basandosi sull’elaborazione femminista, l’autrice propone di utilizzare nella filosofia morale un nuovo paradigma morale basato sulla particolarità e l’etica delle relazioni da contrapporre alla visione classica, ma oramai sempre più inadeguata, di una teoria etica fondata sul un soggetto razionale, universale e imparziale. Se la prima parte del libro è dedicata principalmente alla discussione teorica, la seconda parte offre un’attenta analisi di alcune delle più recenti tematiche della bioetica, quali l’aborto, la procreazione medicalmente assistita o la questione del fine vita, analizzate nella pratica a partire dai principi teorici discussi precedentemente.
Citazione
Ottavia Nicolini, “Caterina Botti, Prospettive femministe. Morale, bioetica e vita quotidiana, Mimesis, 2014, pp. 214”, in “APhEx 11”, 2015, pp. 15.
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AUTORI&AUTRICI
Si è laureata in filosofia e nel 2008 ha conseguito un dottorato di ricerca in Women's Studies (Storia delle scritture femminili) presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" discutendo una tesi su Hannah Arendt e i nuovi femminismi. Dal 2006, a seguito di una borsa di studio Marie Curie, si è trasferita a Francoforte presso il centro di studi interdisciplinare delle donne Cornelia Goethe Centrum della J.W. Goethe Universität. Collabora all'attività del Laboratorio in studi femministi "Sguardi sulle differenze" presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" ed è parte della redazione di IAPH-Italia. Attualmente insegna italiano a Francoforte sul Meno.