Abstract
Mechanistic reasoning is on the surge among the philosophers of science who regard it as fruitful to shed new light on the social scientific practice. In this paper, I characterize the concept of mechanism and the epistemic benefits that derive from its use in the philosophical and methodological discourse about the social sciences. In particular, I highlight the virtue of mechanistic explanation with respect to the deductive-nomological model and the role of mechanisms in facilitating causal inference. I conclude with a note of caution and a plea for the judicious and non-unrestrained use of mechanistic reasoning.
Il concetto di meccanismo si è recentemente imposto nel dibattito filosofico e metodologico come una promettente chiave di lettura della logica e dell’operare delle scienze sociali. Nel presente contributo si caratterizzano il ruolo e l’efficacia di tale concetto nel contesto socio-scientifico in riferimento ai seguenti aspetti. In primo luogo si considerano le virtù esplicative del modello meccanistico con particolare riguardo ai vantaggi che esso comporta rispetto al modello nomologico-deduttivo. In secondo luogo si esaminano l’uso e l’utilità dei meccanismi al fine di accertare la natura causale delle regolarità empiriche. Si conclude infine con una nota di cautela in cui si indicano i limiti alla applicabilità ed efficacia del concetto di meccanismo nelle scienze sociali.
Citazione
Attilia Ruzzene, “Meccanismi causali nelle scienze sociali”, in “APhEx 5”, 2012, pp. 24.
Numero della rivista
Visualizza e scarica il file PDF
Vai agli indici
AUTORI&AUTRICI
É dottoranda presso l'Erasmus Instute for Philosophy and Economics della Erasmus Universiteit Rotterdam.
Le sue aree di ricerca sono la filosofia e la metodologia delle scienze sociali con particolare riguardo all'uso di narrative e casi di studio.