Abstract
Science and democracy are unanimously considered the cornerstone of Western civilization. For this reason, one may assert that science and democracy are perfectly compatible. However, antiscientific movements are common both in the academic world and in public opinion; the most radical constructivists maintain that the alleged scientific truths are nothing but the outcome of social negotiations and power relations, while many people accuse scientific communities of being at the service of big corporations and established powers. The relationship between science and democracy has consequently become a much-debated issue. In recent years, we have even seen an exponential growth in literature on the subject. Pierluigi Barrotta’s book – Scienza e democrazia. Verità, fatti e valori in una prospettiva pragmatista – takes part in the actual debate, arguing that in a liberal democracy scientists and laypeople should be considered as members of a single community of inquirers whose objective is the truth.
Scienza e democrazia sono unanimemente considerate i pilastri della civiltà occidentale, ed è per questo che sembrerebbe ragionevole dare per scontata una loro perfetta compatibilità. Tuttavia, sia nel mondo accademico sia in vari settori della società, le accuse rivolte alla ricerca scientifica in nome della democrazia sono assai frequenti. Un simile fenomeno, dunque, merita di essere compreso non solo da un punto di vista sociologico ma anche da un punto di vista filosofico. A questo proposito, gli studi sui rapporti fra scienza e democrazia rappresentano un settore di ricerca assai vasto. Il libro di Pierluigi Barrotta – Scienza e democrazia. Verità, fatti e valori in una prospettiva pragmatista – si inserisce precisamente all’interno di questo dibattito, con l’intento di sostenere la tesi seguente: in una democrazia liberale, scienziati e cittadini devono essere considerati come i componenti di un’unica comunità di ricerca che ha come scopo la verità.
Citazione
Claudio Davini, “Pierluigi Barrotta, “Scienza e democrazia. Verità, fatti e valori in una prospettiva pragmatista”, Carocci editore, Roma, 2016, pp. 269″, in “APhEx 22”, 2020, pp. 18.
Numero della rivista
Visualizza e scarica il file PDF
Vai agli indici
AUTORI&AUTRICI
Ha conseguito la laurea magistrale in Filosofia e Forme del Sapere presso il dipartimento Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa nel 2019 e ha lavorato nel settore HR sino al 2021. È attualmente iscritto al secondo anno del dottorato in Logica, Filosofia e Storia della Scienza presso l'Università di Pisa. I suoi principali interessi di ricerca riguardano il pragmatismo, la filosofia della biologia e la filosofia della medicina.