Abstract
Paul H. Grice has been one of the most influential philosophers of language of the 20th century. Indeed, his work contributed both to the birth of a new field of research, called “pragmatics”, and to the development of the debate, still relevant today, concerning the interface between semantics and pragmatics. In this paper, I first present Grice’s philosophical thinking, focusing on his intention-based theory of meaning and his notion of implicature, and then consider the main criticisms which have been levelled against them and the reception of his work in current studies at the intersection of philosophy of language, theoretical linguistics and cognitive science.
Paul H. Grice è stato uno dei maggiori filosofi analitici del linguaggio, avendo di fatto contribuito alla nascita e definizione di un nuovo ambito di studi, la pragmatica del linguaggio, e allo sviluppo del dibattito, ancora oggi molto attuale, riguardante i rapporti tra semantica e pragmatica. In questo saggio, si intende presentare il suo pensiero filosofico, con particolare attenzione alla sua teoria del significato basata sulle intenzioni comunicative e alla sua teoria dell’implicatura, le principali critiche sollevate a tali teorie e infine la ricezione del suo pensiero nell’ambito di studi all’intersezione tra filosofia analitica del linguaggio, linguistica e psicologia cognitiva
Citazione
Paolo Labinaz, “Paul H. Grice”, “APhEx 6”, 2012, pp. 37
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AUTORI&AUTRICI
Professore associato in Filosofia e teoria dei linguaggi presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste. È delegato alla ricerca per il dipartimento, membro del Comitato etico di Ateneo e del collegio del dottorato interateneo in "Storia delle società, delle istituzioni e del pensiero. Dal Medioevo all’Età Contemporanea." Si occupa di discorso assertivo, discorso argomentativo e ragionamento, nel quadro della filosofia del linguaggio di tradizione analitica, con particolare riferimento alla pragmatica del linguaggio, ai fondamenti filosofici della pragmatica e agli intrecci fra pragmatica e scienze cognitive. Su questi temi ha pubblicato il volume La razionalità (Carocci, 2013) e L’asserzione come azione linguistica (EUT, 2019), oltre a diversi articoli su riviste e collezioni nazionali e internazionali.