Paradossi dell’intensionalità

Abstract

The paradoxes of intensionality differ from the set-theoretic as well as the truth-theoretic paradoxes. They include the paradoxes of Prior, of Kaplan, and of Russell-Myhill: paradoxes which afflict “naïve” theories of propositions and propositional attitudes (just like naive set theory is afflicted by Russell’s paradox). The paradoxes of intensionality concern the formal foundations of semantic theory, and the logic of operators like “believe” and “assert”. An account of these paradoxes raises questions about the nature of intensionality, the study of (hyper-) intensional logics, and the metaphysics of propositions.

I paradossi dell’intensionalità si distinguono sia dai paradossi insiemistici che da quelli del predicato di verità. Essi comprendono i paradossi di Prior, di Kaplan, e quello di Russell-Myhill: paradossi che colpiscono teorie “ingenue” delle proposizioni e degli atteggiamenti proposizionali (proprio come il paradosso di Russell colpisce la teoria ingenua degli insiemi). I paradossi dell’intensionalità dunque interessano i fondamenti formali della semantica del linguaggio, e la logica di operatori come ‘credere che’ o ‘affermare che’. Chiedersi come affrontarli solleva questioni che vanno dalla natura dell’intensionalità, allo studio di logiche (iper-)intensionali, alla metafisica delle proposizioni.


Citazione

Giorgio Sbardolini, “Paradossi dell’intensionalità”, in “APhEx 18”, 2018, pp. 26.

Numero della rivista

N° 18/2018-APhEx

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AUTORI&AUTRICI

È Assistant Professor in filosofia del linguaggio e della logica all'Università di Amsterdam, e membro dell'Institute for Logic, Language, and Computation. Si interessa di fondamenti formali di semantica e pragmatica, in particulare di aspetti evoluzionistici e cognitivi, ma anche metafisica e paradossi.

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