Esistere, nella scienza e nel discorso comune. A partire da Francesco Berto, “L’esistenza non è logica”, Laterza, Bari, 2010.

Discutiamo la proposta di Berto di una logica e una semantica per le entità inesistenti. Muovendo da un approccio empirista, determiniamo il senso in cui è possibile parlare dell’esistenza come proprietà, senza abbandonare completamente il punto di vista comunemente accettato. Mostriamo anche la rilevanza di tale nozione di esistenza per i fondamenti della fisica.


We discuss Berto’s proposal of establishing a logic and a semantics for non-existent entities. Building on an empiricist approach we determine in which sense it is possible to speak of existence as a property, without abandoning altogether the received view on this topic. We show the relevance of this notion of existence for the foundations of physics.


Numero della rivista

N° 18/2018-APhEx

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AUTORI&AUTRICI

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È professore ordinario di Logica e filosofia della scienza nell'Università di Urbino; si interessa di filosofia della fisica e di filosofia della psicologia. Ha recentemente pubblicato il volume "I Paradossi di Zenone" (Carocci, 2012) e "Lettere immaginarie di Democrito alla figlia. Un invito alla filosofia" (Carocci, 2018).

Ordinario di Logica e filosofia della scienza e direttore del Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell'Università di Urbino, si occupa di fondamenti della meccanica quantistica e del rapporto tra fisica ed epistemologia, mostrando la fecondità di una riformulazione delle principali assunzioni metafisiche, come realismo, causati, olismo, nulla e problema mente corpo, nei termini di principi filosofici dotati di significato empirico.

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