Abstract
In this entry I explore the phenomenon of self-deception, which belongs to the family of the so called “motivated irrationality”. I will review the main questions on which the philosophical discussion focuses, among which is the problem of establishing whether or not self-deception is intentional. We will also address the problem of the motivational content of self-deception, summarized by the question “What does the self-deceiver want?” We will also try to adjudicate the question whether the self-deceiver is really convinced of the truth of what he or she tells to himself or herself. We will also see what it is that a self-deceiver does not know about himself or herself and we will analyze how we should assess self-deception as external observers.
In questo tema viene esplorato il fenomeno dell’autoinganno, che appartiene alla famiglia della cosiddetta “irrazionalità motivata”. Ripercorreremo i nodi problematici principali su cui la discussione filosofica si concentra, tra i quali il problema di stabilire se l’autoinganno sia o non sia intenzionale; affronteremo il problema del contenuto motivazionale dell’autoinganno, riassunto dalla domanda “Che cosa vuole chi si autoinganna?”; cercheremo di aggiudicare la questione se l’autoingannato sia davvero convinto della verità di quel che va raccontandosi. Vedremo anche che cos’è che l’autoingannato non sa di sé mentre si autoinganna e analizzeremo come dobbiamo giudicare l’autoinganno in qualità di osservatori esterni.
Citazione
Patrizia Pedrini, “Autoinganno”, in “APhEx 7”, 2013, pp. 22.
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AUTORI&AUTRICI
È Senior Researcher all’Università di Ginevra e Docente a contratto all’Università degli Studi di Siena. Ha insegnato nelle Università di Rijeka, Firenze, Siena e Stanford in Italy, ed è stata per due anni Visiting Scholar a Columbia University. I suoi interessi di ricerca si concentrano su temi a cavallo tra filosofia, psicologia, epistemologia e psicologia morale, tra cui la normatività, la razionalità e l’irrazionalità umana, con particolare attenzione ai problemi dell’autoinganno, dell’autoconoscenza e dell’autointerpretazione. È autrice di due monografie, "Prima persona. Epistemologia dell’autoconoscenza", ETS 2009, e "L’autoinganno. Che cos’è e come funziona", Laterza 2013, e co-editor di "Third-Person Self-Knowledge, Self-Interpretation, and Narrative", Springer 2018. Attualmente si sta dedicando a questioni filosofiche sollevate dalle fake news, dalle teorie della cospirazione, dalla responsabilità epistemica e da aspetti concettuali legati al fenomeno della corruzione.